In data 29/1/2020 è stata approvata in via definitiva dalla commissione Affari sociali della Camera, in sede legislativa, la legge in materia di disposizione del proprio corpo e dei tessuti post mortem a fini di studio, di formazione e di ricerca scientifica (AC1806).
Un disegno di legge che si era reso necessario, perché la normativa vigente non era del tutto chiara né esaustiva. Il provvedimento vuole rendere più semplice la donazione dei cadaveri a fine di studio, ricerca scientifica e formazione. In precedenza, l’uso di tessuti o di corpi per fini di ricerca era permesso soltanto in casi specifici.
La legge si compone di 10 articoli. In sintesi si prevede che la dichiarazione di consenso alla donazione post mortem del proprio corpo o dei tessuti debba essere redatta nelle forme previste per le dichiarazioni anticipate di trattamento (DAT), vale a dire per atto pubblico o per scrittura privata autenticata o per scrittura privata consegnata personalmente dal disponente presso l'Ufficio dello stato civile del comune di residenza. Inoltre, la dichiarazione di consenso deve essere consegnata alla Asl di appartenenza a cui spetta il compito di conservarla e di trasmetterla telematicamente alla Banca dati DAT.
La legge diventerà operativa dopo che verrà stilato un regolamento tra Miur, Salute, Interno e un’intesa Stato-Regioni e verranno istituiti dei centri di riferimento territoriali per la conservazione e l’utilizzazione dei corpi dei defunti.
Una volta che il corpo verrà donato alla scienza e saranno stati compiuti i dovuti studi, questo verrà restituito alla famiglia in condizioni dignitose entro 12 mesi.
Chi fosse interessato a conoscere il testo approvato può farlo visitando il seguente link: AC1806
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